/italeftypol/ - Once more with feeling

C'è davvero così tanta gente fissata con le armi in Veneto o è un esagerazione?

No è vero.
Più che altro cacciatori, ma anche gente più o meno squilibrata con la fissa di sparare.

Frosinone capitale non la sapevo!
E non sapevo neanche del piano per il martirio di Borghezio! Fra l'altro, Borghezio è dichiaratamente fascista, ha ben noti trascorsi negli ambienti "neri" degli anni di piombo e fu addirittura monarchico. Ricordo comunque che in almeno un paio d'occasioni è stato malmenato in pubblico.

Eh, quando mi parte, mi parte!
Un'interpretazione che ho letto recentemente, divide i leghisti lombardi originali in quelli occidentali - Varese, Milano, ecc. - come Bossi e Maroni con un passato a sinistra e quelli orientali - Bergamo, Brescia - come Calderoli, che invece sono più "conservatori". Maroni ultimamente non perde occasione per ripetere nelle interviste che la Lega non è di destra, comprende gente di ogni ispirazione, questo lepenismo di Salvini deve finire, ecc.
Non sapevo della divisione montagna-pianura in Veneto. Quello che è certo è che il Veneto si è arricchito molto di recente - ad eccezione di Venezia e altri centri - e la piccola e media impresa la fa da padrona, mentre nei centri urbani lombardi la ricchezza è più "antica" e Milano e non solo sono sede di pezzi da novanta del capitalismo italiano.
Ora che citi Padova come centro universitario, mi viene in mente che lì iniziò la sua carriera accademica Toni Negri.
Ma il Veneto, e in generale il Nordest, sono anche stati un centro importante per molti "neri": Zorzi, Freda, una grossa organizzazione di naziskin, sezioni piuttosto visibili di Forza Nuova.
Il libro si intitola "Io, Bossi e la Lega". Non so se sia più disponibile in stampa, anche perché è della Mondadori e, dal 2000 in poi, il Berlusca non aveva più interesse a diffondere un libro con certi retroscena stuzzicanti su Bossi.
Comunque credo che certe differenze all'interno di una regione siano assai comuni. Lo stesso Miglio, nel suo saggio, riguardo alla Lombardia dice che storicamente la vita nelle vallate alpine e nella "bassa" irrigua è ovviamente molto diversa. Posso fare l'esempio del Lazio, diviso in primo luogo fra una metropoli disfunzionale e fuori controllo - esserci tornato dopo cinque anni mi ha fatto venire i capelli dritti e quando me n'ero andato, non era certo Ginevra… - e una campagna con quattro capoluoghi di medie dimensioni - e completamente privi di vita culturale - e una grande varietà di piccoli centri. Poi queste zone rurali si dividono fra Appennini sempre più desertificati, campagne prevalentemente agricole con qualche residuo d'industrializzazione - soprattuto l'Agro Pontino - e zone litoranee che campano soprattutto di turismo di massa - tranne centri per cagoni come Sabaudia. E sto ignorando le divisioni "etniche": Roma è una cosa a se, con qualche fallout nei centri dei Castelli Romani - dagli anni '80 in poi molti sono andati a vivere fuori città, insieme ai burini - e a Latina e dintorni, ma la differenza d'accento col resto della regione si sente subito. Poi nel sud della regione, quello era Regno delle Due Sicilie, sono letteralmente napoletani e parlano napoletano. E già da molti anni avanzano i gruppi camorristi. L'infiltrazione a Roma invece ha fatto il salto di qualità solo negli anni di crisi, ma grazie al deserto economico che ha portato, oggi nove attività su dieci che aprono, ci puoi scommettere siano qualche forma di riciclaggio. Non parliamo poi del decoro e di come vengono tenuti gli spazi pubblici. Pure qui stavamo messi male, ma adesso è letteralmente una favela.
Culturalmente parlando, Roma risente di migliaia di anni di papato. Il cattolicesimo veneto bene o male è lontano dal centro della Chiesa. Qui invece la sua struttura era letteralmente anche la struttura del potere politico ufficiale, ma anche in epoca moderna, la forza economica e mediatica del Vaticano è soverchiante. Prova a fare il nome di un grosso intellettuale moderno romano… Ecco, non puoi!

AHAHAH!!! E chi non ricorda il compianto Mosconi e quello che telefonava alla ditta Barcaro e Figli!!!

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Venne rivelato da un certo Corinto Marchini amico di Bossi ed ex di Autonomia Operaia nel documentario "Camicie verdi". Se poi è vero o meno, boh.

Roma è un letamaio. Quasi mi vergogno perché è una città bellissima, ma la spazzatura nelle zone meno frequentate dai turisti è ovunque. Una volta ho visto una signora scaricare un intero pentolone di pasta (di quelli enormi da ristoranti per intenderci) in un'aiuola per farla mangiare dai piccioni. Incolpano zingari e rifiugati, ma chi ha prodotto sto schifo sono i romani.

tedesco qui. cosa ci vuole per ottenere un porto d'armi in italia? so che le vostre leggi di autodifesa sono molto restrittive quindi pensavo che fosse lo stesso per le armi.

Non sono ne restrittive ne difficili. Sono solo veramente confuse e fatte a cazzo di cane le leggi. Hai bisogno di un porto, una dichiarazione e una valutazione psichiatrica. Non è chiaro quali armi e calibri si posso possedere e quali no. Maggior parte della giente fa prima a comprarle al mercato nero.

Gente*

interessante. da qui è quasi impossibile ottenere una licenza. vorrei una sks per larpare al massimo.

Si in Germania ho sentito che è impossible o quasi per un civile avere un arma. Qua se sei un po tagliato (Street smart) puoi facilmente trovarne una sul marcato nero.
Posso chiedere di che città sei?

sono da monaco, perché?